Manio Marrone - Sport & Eventi

SPORT
10/09/2015

Tofoli: “Sarà emozionante trasmettere la mia esperienza. Non vedo l’ora di essere in Puglia”

 

“Ci sarà certamente spazio per nozioni e consigli tecnici e per le prove pratiche sul campo. Ma cercherò soprattutto di favorire un confronto continuo, un vero e proprio dibattito con tutti gli iscritti con domande e risposte sul ruolo del palleggiatore, trasferendo loro la mia esperienza, il mio vissuto. Sarà emozionante”. Paolo Tofoli, l’alzatore della mitica nazionale di Julio Velasco non sta nella pelle nell’immediata vigilia del clinic di alta specializzazione in pallavolo organizzato e promosso dalla Polisportiva M Bari in collaborazione con Manio Marrone Sport Eventi in programma al Palaflorio di Bari dall’11 al 13 settembre: mettere a disposizione la sua immensa classe è qualcosa che lo stimola parecchio. “Non vedo l’ora di tornare in Puglia” – confida il palleggiatore due volte campione del Mondo e quattro volte campione d’Europa – “terra tra l’altro particolarmente fertile di passione per questo sport se penso alle tante squadre di altissimo livello che ha prodotto. Ricordo le partite giocate a Ugento, a Gioia del Colle, a Castellana Grotte, spalti sempre pieni e pubblico caloroso e appassionato. La stesso entusiasmo che voglio trasmettere con le mie lezioni: sono felice di dare il mio apporto ai ragazzi che amano la pallavolo”. Apporto di straordinario valore da parte di chi ha reso famosa questa disciplina in Italia facendo appassionare milioni di persone con una serie di vittorie memorabile e difficilmente ripetibile con una Nazionale talmente ricca di talento da essere definita 'generazione di fenomeni'. “In effetti portammo il volley ad avere da piccoli trafiletti nelle ultime pagine della Gazzetta dello Sport ai titoloni a 9 colonne in prima pagina. Quella con l’Italia di Velasco fu un' esperienza fantastica: un gruppo splendido, unito, mai domo, contraddistinto da una mentalità vincente che faceva la differenza. Una settimana dopo aver vinto un mondiale o un europeo, ricominciavamo a sudare in palestra vogliosi di migliorarci ancora, per nulla appagati, come se non avessimo vinto nulla. Forse è stato questo il segreto di quella squadra favolosa, oltre naturalmente alla tecnica sopraffina dei giocatori e all’organizzazione maniacale data dal Mister. L’entusiasmo che creammo attorno al volley mi rende molto orgoglioso: sono passati parecchi anni, ma ancora oggi la gente mi ferma per ricordare quella magnifica esperienza”. E ora che si tratta di farla conoscere alle nuove generazioni le emozioni sono intense ma diverse. “Fare l’allenatore è differente. Devi saper insegnare, essere un po’ psicologo e un po’ educatore, dare dei valori. D’altra parte la pallavolo è forse lo sport più di squadra di tutti, più del calcio, del basket, persino del rugby, in cui con una azione personale si possono risolvere delle partite. Nel volley no: si gioca con tre passaggi, per sviluppare l’azione hai assoluta necessità dei tuoi compagni di squadra, senza di loro, semplicemente il gioco non continua”. Affascinante detto da chi ha costruito tutta una carriera sul presupposto, da palleggiatore, di mettere gli altri nella condizione migliore per essere efficaci. Esattamente quello che continua a fare da tecnico e che farà da insegnante al clinic del Palaflorio.

Il programma intero della manifestazione è consultabile al sito http://www.maniomarrone.it/ .